Dottore Paolo Casale

Responsabile di Unità Operativa di Urologia

Aree di interesse medico

Urologia
Created by potrace 1.10, written by Peter Selinger 2001-2011
Trattamento chirurgico dei tumori urologici

Specializzazione

Urologia

Pubblicazioni personali su PubMed

2015 Jun 6

Preoperative prostate health index is an independent predictor of early biochemical recurrence after radical prostatectomy: Results from a prospective single-center study.

Hem-o-lok clips to control both the artery and the vein during laparoscopic nephrectomy: personal experience and review of the literature.

2004 Dec 3

Penile metastasis from primary transitional cell carcinoma of the renal pelvis: first manifestation of systemic spread.

Posizioni

Le ubicazioni delle cliniche in cui lavora il medico

IRCCS Humanitas Research Hospital, Via Alessandro Manzoni, 56, Rozzano, MI, Italia
Humanitas San Pio X Ospedale/Poliambulatorio, Via Francesco Nava, Milano, MI, Italia

Domande frequenti

Per chi è raccomandata la terapia focale?

La terapia focale con strumentazione HIFU-Focal One è indicata per varie tipologie di pazienti interessati da carcinoma prostatico. Una prima categoria di pazienti a cui è destinato il trattamento è composta da coloro che sono affetti da una neoplasia prostatica a basso rischio e che sono stati inseriti in un programma di sorveglianza attiva che non desiderano più seguire. 
Può essere utile poi per trattare i soggetti con un tumore localizzato di stadio T1, dunque di dimensioni molto ridotte, invisibile sia all’ecografia sia all’esplorazione rettale, o di stadio T2, ossia visibile all’ecografia o palpabile con l’esplorazione rettale, localizzato a un solo lobo della ghiandola.

Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata in Europa colpisce circa un soggetto ogni sette e rappresenta uno dei tumori più comuni nel sesso maschile.
Nelle fasi iniziali della malattia, il carcinoma prostatico non ha una sintomatologia evidente e pertanto viene scoperto quando è in uno stadio più avanzato o durante degli esami di screening, come PSA o visita specialistica urologica con esplorazione rettale.

Che cos’è la visita urologica?

La visita urologica è un’indagine specialistica, non invasiva e non dolorosa, volta ad indagare disturbi legati alle vie urinarie, agli organi genitali maschili e agli organi genitali esterni femminili.

La stadiazione del tumore alla prostata

Si distinguono quattro stadi di tumore alla prostata:

T1 – tumore localizzato: il tumore è circoscritto alla prostata, è di piccole dimensioni e pertanto non viene percepito alla palpazione durante l’esplorazione rettale o visualizzato all’ecografia. Il riscontro è in genere casuale durante resezione transuretrale o per mezzo di una biopsia eseguita per livelli elevati di PSA (antigene prostatico specifico, un marcatore per il tumore prostatico).

T2 – tumore localizzato: anche in questo caso il tumore è circoscritto alla ghiandola prostatica, ma risulta papabile all’esplorazione rettale e visibile in ecografia.

T3: tumore localmente avanzato: il tumore ha un’estensione extra-prostatica, con invasione della capsula o delle vescicole seminali.

T4: tumore avanzato o metastatico: il tumore ha invaso anche i tessuti adiacenti e può aver interessato anche i linfonodi, le ossa o altri organi.

Che cos’è la Sorveglianza Attiva?

La Sorveglianza Attiva è un progetto di ricerca internazionale per il carcinoma prostatico. Viene proposto a pazienti a rischio di progressione molto basso e con tumori clinicamente poco significativi, allo scopo di evitare i trattamenti attualmente utilizzati: chirurgia (prostatectomia a cielo aperto, laparoscopica e robot-assistita), radioterapia esterna e brachiterapia

Qual è l’obiettivo della Sorveglianza Attiva?

Obiettivo della Sorveglianza Attiva è quello di indirizzare alla chirurgia solo i pazienti che effettivamente necessitano di intervento, offrendo un’alternativa a pazienti con neoplasie che non si sarebbero manifestate clinicamente in assenza di screening. La Sorveglianza Attiva permette di dilazionare o evitare gli effetti collaterali temporanei e/o permanenti causati dalle terapie a livello degli apparati gastro-intestinale, genitale e urinario, e limitare il sovra-trattamento, vale a dire il trattamento del tumore prostatico che non avrebbe dato manifestazioni cliniche nel corso della vita del paziente.